Le 10 cose che ho imparato dal mio lancio in tandem con paracadute
Lanciarsi nel vuoto da 4.000 metri di altezza, raggiungendo in caduta libera una velocità di circa 200 Km all’ora, è un’esperienza emozionante, unica e indimenticabile.
Fin da bambino sono stato attratto dal volo nel vuoto, saltando dalla finestra di casa di mia nonna con un ombrello aperto. Da adolescente, l’idea era di confezionare con un mio compagno di avventure un paracadute, armeggiando con le lenzuola. Un sogno rimasto nel cassetto per il diniego perentorio dei nostri genitori.
Con la crescita, però, insieme ai centimetri che guadagnavo in altezza fino a raggiungere il metro e novanta, sono insorte ed aumentate alcune paure, se non vere e proprie fobie.
La paura se plausibile ha una funzione protettiva. È l’emozione primaria, la più utile per la sopravvivenza. La fobia, invece, è una paura ingiustificata, esagerata e insensata, perché la possibilità di subire danni non esiste negli oggetti o nelle situazioni che si temono. Durante il corso delle varie esperienze nella nostra vita, purtroppo accumuliamo tutta una serie di “salvavita automatici”, rappresentati da ossessioni, convinzioni sbagliate, preoccupazioni immotivate che limitano la nostra libertà emotiva e le nostre scelte.
La paura del vuoto, però, per noi essere umani o per i quadrupedi, è sana e normale, mentre sarebbe assurda e disastrosa per i volatili. Ma affrontare questo tipo di paura ci mette direttamente in contatto con la madre di tutte le paure: la paura della morte.
Ecco, allora, che lanciarsi con il paracadute, affidandosi a persone qualificate ed esperte come quelle che ho incontrato allo SkyDive di Fano, ci può permettere di affrontare e vincere la paura più grande, quella di morire, aprendoci le porte verso la libertà emotiva che attutisce tutte le fobie più piccole, molto spesso collegate alla paura della morte.
Come dice Will Smith nel video qui sotto: “Dio ha predisposto le cose nella vita in modo che fossero al lato opposto della paura. Ed è proprio al lato opposto della vostra massima paura che trovate tutte le cose più belle della vita.”
Questo è il vero motivo per cui ho affrontato il mio primo lancio in tandem con il paracadute e le seguenti sono le 10 cose che ho imparato.
1. Ogni giorno è unico
Dovendo affrontare una situazione estrema come un lancio nel vuoto, anche se condotto in piena sicurezza, si pensa al bene più grande che abbiamo: la nostra vita. Ma quello che ho imparato nei giorni prima del salto è stato apprezzare e vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Si sa, la vita è una sola, ma è fatta da tanti giorni e ogni giorno è unico e irripetibile.
Vivi ogni giorno intensamente, perché anche se non sarà l’ultimo di certo è unico!
2. La bellezza sta nelle piccole cose
Nei giorni prima del mio Tandem Jump e subito dopo averlo eseguito, ho assaporato e vissuto dei piccoli momenti di bellezza. I miei sensi erano come dilatati e la mia attenzione si soffermava su dettagli altre volte trascurati. Ricordo il caldo del primo sole primaverile sulla mia pelle, il profumo del giardino intorno a me, il sapore del primo caffè dopo il lancio. Il giorno prima del lancio, inoltre, ho salutato le persone a me care con qualche abbraccio e bacio in più.
Non trascurare le piccole cose o perderai la loro bellezza!
3. Ogni paura va affrontata
Ogni volta che per paura indugiamo, procrastiniamo o rinunciamo, quella paura acquista forza su di noi e noi diventiamo sempre meno capaci di affrontarla e vincerla. La paura, se affrontata subito, richiede un piccolo sforzo di coraggio che ci ripaga con una vita vissuta in piena libertà emotiva. Affronta le tue paure!
“Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c’era nessuno.”
– Martin Luther King
4. Gli amici fanno la differenza
Durante le prove più difficili della vita, avere un buon amico al proprio fianco fa sempre la differenza. Circondarsi di persone che ci vogliono bene e non vergognarsi di chiedere il loro aiuto, ci rende più forti. In quei momenti un loro sorriso, una parola o semplicemente la loro presenza, ci permette di sentirci più motivati e capaci di affrontare la sfida e di vincere.
Non devi affrontare tutto da solo, ci sono gli amici!
5. La forza interiore è spesso sottovalutata
La nostra mente ingannatrice a volte ci vuole far credere che non siamo all’altezza o capaci di affrontare una situazione difficile, ma poi scopriamo che abbiamo una forza e delle risorse che non pensavamo nemmeno di avere. Erano lì nascoste pronte a saltar fuori all’occorrenza. Ci meravigliamo di noi stessi e di come siamo riusciti a superare ogni ostacolo.
Non sottovalutare la tua forza interiore!
6. Il cuore vince sulla mente
La nostra mente che vuole proteggerci ci condiziona ogni giorno con centinaia di pensieri depotenzianti. Questi condizionamenti, che derivano dalle nostre esperienze personali passate o dalle quelle vissute dalle persone vicino a noi, ci fanno agire, a volte inconsciamente, in modi non sempre vantaggiosi per noi. Alcuni condizionamenti sono delle vere proprie condanne che non ci permetteranno di realizzare il nostro massimo potenziale. Se però viviamo con il cuore e mettiamo abbastanza passione, entusiasmo e gioia nel fare le cose per ottenere quello che davvero vogliamo, alla fine riusciremo comunque a superare i limiti imposti dalla nostra mente perché il cuore vince sempre.
Vivi con il cuore per vincere!
7. Occorre forza per mollare la presa
Tutti siamo capaci di “tenere duro” e cerchiamo di “non mollare mai”, sapendo che questo richiede una certa forza. Nell’attimo prima di saltare dall’aereo dopo che si era aperto il grande sportello, ho scoperto quanta forza occorre per mollare la presa, non opporre resistenza, affidarsi all’istruttore e lasciarsi cadere.
Essere forti a volte vuol dire mollare la presa.
8. Il mondo è un posto meraviglioso
Il volo, in caduta libera ad una velocità di 200 Km/h, è durato circa un minuto. Dopo che si è aperto il paracadute, da lassù ho potuto godere di uno dei panorami più belli e affascinanti che abbia mai visto. Cielo, mare e terra, tutto era contenuto nel mio sguardo. Ed io potevo ammirare quello spettacolo, ciondolando con le gambe come un bimbo imbracato nell’altalena più alta del mondo.
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” – Marcel Proust
9. I limiti sono dentro, non fuori di noi
Siamo abituati a vedere i limiti come qualcosa fuori di noi. Cartelli stradali, ostacoli, muri, distanze infinite, ma in realtà i limiti sono solo dentro di noi. E’ bene sperimentare i nostri limiti, imparare ad accettarli, sapendo però che possono essere superati.
“Supera te stesso e supererai il mondo.” – Sant’Agostino
10. Condividi i tuoi successi
Affrontare le proprie paure e vincerle, superare i propri limiti scoprendo una forza interiore inaspettata, e riuscire a vivere pienamente tutto il bello che ci offre ogni giornata, ci obbliga a condividere tutto questo con gli altri. Il nostro esempio e la nostra esperienza possono essere di aiuto ad altre persone nel raggiungere i loro obiettivi, nel realizzare i loro sogni o semplicemente nell’aiutarle a fare quella scelta che potrebbe cambiare in meglio la loro vita.
Ricorda di condividere i tuoi successi con gli altri.